Nel progetto SATURNO, la frazione organica dei rifiuti solidi di origine urbana (FORSU), normalmente convertita in energia elettrica, calore, biometano e compost, verrà ulteriormente valorizzata attraverso l’estrazione e la funzionalizzazione di sostanze ad elevato valore aggiunto, da impiegarsi come intermedi chimici green, biocarburanti e biostimolanti utili in agricoltura.
Alla fase convenzionale di digestione anaerobica volta alla generazione di metano, verranno dunque anteposti due stadi preliminari di fermentazione, dedicati rispettivamente alla produzione di idrogeno e a quella di acidi carbossilici, “building blocks” indispensabili per la sintesi di alcoli e metanolo.
L’idrogeno verrà impiegato nella rigenerazione del cofattore piridinico NADH, utile nei processi di conversione della anidride carbonica a metanolo. Gli acidi carbossilici, dal canto loro, verranno purificati e convertiti per via biochimica e termochimica ad alcoli, testati successivamente come combustibili alternativi nella demo car.
Lo scarto organico (digestato) prodotto dall’impianto di conversione della frazione organica dei rifiuti, a seguito della convenzionale produzione di metano ed energia, verrà ulteriormente valorizzato attraverso l’estrazione e funzionalizzazione di acidi umici e fulvici; la componente ammoniacale della frazione liquida del digestato verrà invece utilizzata, assieme alla CO2 dell’impianto, per la produzione di carbonato di ammonio, utile ammendante in agricoltura.
Un’attenta analisi dei costi e dei benefici, non solo in termini economici, ma anche sociali ed ambientali, permetterà di valutare l’intero processo in un’ottica di miglioramento della gestione dei rifiuti e della trasformazione di questi ultimi in materie prime ad alto valore sia per l’agricoltura che l’industria.