L’identificazione e la validazione di un sistema in grado di immobilizzare la CO2 generata da autoveicoli ed installazioni stazionarie, e lo sviluppo di tecnologie affidabili per la conversione della stessa molecola ad intermedi chimici e biocarburanti, rappresentano un risultato di fondamentale importanza a livello mondiale, non solo per la lotta ai cambiamenti climatici.
Il progetto SATURNO prevede di catturare l’anidride carbonica prodotta da automotive e particolari casi di industria, così da evitarne l’emissione in atmosfera, e quindi di convertirla in carburanti, bio-fertilizzanti e materie prime utili all’industria chimica.
Il progetto implementa ed applica le tecnologie attualmente disponibili per ridurre le emissioni di anidride carbonica, ed individua tra queste quella più adeguata alla cattura e conversione della stessa. Il sistema sviluppato viene quindi testato sotto forma di cartuccia a bordo di una demo-car prototipale (500L) prodotta dal Centro Ricerche Fiat. In parallelo a questa, il sistema vedrà la sua applicazione in stato stazionario nel trattamento delle emissioni di un micro-cogeneratore sviluppato e prodotto da ASJA (TOTEM) e nell’ambito della produzione del cemento (Buzzi Unicem).
Il progetto intende inoltre valutare un ampio ventaglio di applicazioni per il riutilizzo della anidride carbonica. In particolare, è previsto testare e validare le vie biochimica, termochimica ed elettrochimica di conversione della CO2 a metanolo, e valutare la produzione di alcoli ABE (acetone, butanolo ed etanolo) per via biochimica. In parallelo vengono prodotti e testati fertilizzanti da applicare nel settore agricolo (carbonato d’ammonio) valorizzando contemporaneamente i composti azotati presenti nella frazione liquida del digestato derivante dalla stessa produzione del biogas è l’anidride carbonica separata dal processo di up-grading del biogas a biometano.